Un nome che vediamo spesso associato ai dispositivi di rete è Ethernet.
In effetti è una tecnologia che l’anno prossimo compirà mezzo secolo. Sembra incredibile che una tecnologia di rete così diffusa ai giorni nostri sia nata nel 1973, ma in quell’anno, mentre la Olivetti lanciava la macchina per scrivere portatile meccanica Lettera 32, nasceva lo standard Ethernet e veniva anche compiuta la prima telefonata tramite cellulare.
La genesi di questa tecnologia avvenne negli anni rampanti dei centri di ricerca californiani, ma rimaniamo sull’etimologia di Ethernet che è la parte interessante.
Il nome Ethernet dal punto di vista onomatopeico può ricordare la parola “eterno”, ma non c’entra, e in effetti è difficile trovare una relazione tra qualcosa di eterno e un segnale di rete. Di certo non centra l’Eternit, materiale edile contenente amianto.
Il riferimento è alla parola “Etere”, una sostanza teorizzata alla fine dell’ottocento, estremamente rarefatta e imponderabile, presente in ogni parte dell’universo, ed era ritenuta il mezzo in cui si propagavano le onde luminose.
E che c’entra con il segnale Ethernet che si propaga tramite un prosaico cavo di rame? Non c’entra niente, era una licenza poetica presa dal creatore dello standard, Bob Metcalfe e voleva indicare che il suo standard poteva connettere tutti i PC in tutto il mondo. Di certo la metafora utilizzata è abbastanza avventata, ma il successo riscontrato dallo standard indica che all’utenza interessa più la sostanza della forma.
Oppure indica il fatto che l’utenza ignora cosa sia l’etere.