La porta SFP funge da interfaccia tra un dispositivo di rete come uno switch, un media converter o qualcosa del genere con un cavo di rete.
Ecco alcuni dei termini che si trovano in relazione ai moduli SFP
DDM (Digital Diagnostic Monitoring) Funzione che fornisce all’utente informazioni riguardo allo stato dei segnali trasmessi e ricevuti. Questo permette una migliore identificazione degli errori nello scambio dei dati. Questa funzione controlla la temperatura del modulo, la corrente ricevuta e trasmessa.
MSA (Multi Source Agreement), è uno standard che assicura la compatibilità dei dispositivi fibra ottica tra di loro. Questo standard definisce le caratteristiche dei moduli, per esempio dimensioni (8.5mm, 13.4mm, 56.5mm), posizione delle saldature, forza di inserimento e estrazione, aspetti meccanici ed elettrici, ecc. In questo modo i fabbricanti che aderiscono a questo standard assicurano la compatibilità dei loro switch con gli altri dispositivi presenti sul mercato.
SFP (small form-factor pluggable) è il modulo le cui specifiche sono appunto definite nel MSA, con un piccolo bus da una parte e con un connettore (di solito LC) per fibra ottica dall’altra parte. Esistono anche moduli SFP con diversi tipi di connettori.
GBIC Acronimo di Gigabit Interface Converter, standard precedente al SFP. Di dimensioni maggiori, è stato sostituito appunto dallo standard SFP. Spesso ci si riferisce appunto al modulo SFP come Mini GBIC, anche se la terminologia non è mai stata standard.